borgo di pietra nel cuore della Basilicata

Geografia e ambiente
Il territorio comunale è collinare-montano, solcato da impluvi e sorgenti minori che alimentano piccoli corsi d’acqua. A nord e a ovest si innalzano dorsali boscate (cerro, leccio, carpino, castagno) frequentate da fauna appenninica; i terrazzamenti intorno al paese ospitano oliveti, orti e vigneti domestici. Primavera e inizio autunno sono i periodi migliori per escursioni leggere e passeggiate panoramiche.
Cenni storici
Le origini del borgo sono medievali. L’impianto urbano conserva una cinta abitata con passaggi voltati e un sistema di case-muro che richiamano funzioni difensive. Sulla sommità si trovano i resti del castello baronale, rimaneggiato nei secoli, e un raro torrione a pianta ovale che domina la piazza. Tra Sei e Settecento il centro si arricchisce di palazzi in pietra lavorata e di cappelle domestiche; nell’Ottocento, come altri paesi dell’area, attraversa le turbolenze post-unitarie e l’emigrazione.
Cosa vedere
Castello e torre ovale – Emblema del paese: mura in pietra, affacci spettacolari e una piccola cappella con arredi devozionali.
Chiesa Madre (S. Maria Assunta) – Interni raccolti, tele e manufatti lignei; il sagrato è una bella quinta per osservare il tessuto di vicoli.
Centro storico – “Strétte”, corti e archi che si rincorrono; portali scolpiti, ballatoi in ferro battuto, pietra a vista.
Palazzi e case a corte – Fronti compatti, cantonali bugnati, logge minute.
Opifici rurali – Lungo i valloni sono visibili tracce di antichi mulini ad acqua.
Eremi e grotte devozionali – Piccoli ricoveri nella roccia legati al culto mariano e alla vita contadina.
Natura e attività all’aria aperta
I boschi a quota 900–1.100 m offrono sentieri ombreggiati, aree di sosta e sorgenti. Possibili attività:
Passeggiate ad anello tra belvederi e fontanili.
Picnic in radure attrezzate.
Osservazione del paesaggio verso l’Alto Sauro, il Materano interno e, nelle giornate terse, le Dolomiti Lucane.
Tradizioni e appuntamenti
Festa patronale di San Giacomo (fine luglio): processioni, musica di piazza, stand gastronomici.
Carnevale rurale: maschere e riti propiziatori che richiamano il ciclo agricolo.
Piccole rassegne estive: musica popolare, artigianato, narrazioni di comunità.
Sapori del territorio
La cucina è schietta e stagionale. Piatti tipici:
Letratte (pasta fatta in casa) con sughi semplici o con legumi.
Rafanata (frittata al rafano), tipica dell’Appennino lucano.
Formaggi ovini e caprini, salsiccia lucana, pane a lievito madre cotto a legna.
Olio extravergine delle colline e vini lucani robusti a tutto pasto.
Un giorno a Cirigliano (itinerario consigliato)
Mattina – Arrivo in piazza, visita al castello e alla torre ovale, sosta panoramica.
Tarda mattina – Giro lento nel centro storico: archi, corti, portali; visita alla Chiesa Madre.
Pranzo – Cucina tipica in trattoria o agriturismo nei dintorni.
Pomeriggio – Passeggiata naturalistica verso sorgenti e aree boschive; rientro con luce radente sui tetti in pietra.
Dintorni da abbinare
Accettura e Gorgoglione: borghi dell’entroterra con tradizioni forti.
Stigliano: riferimento storico-amministrativo di area.
Dolomiti Lucane (Castelmezzano e Pietrapertosa): scenari rocciosi, borghi verticali, percorsi aerei e sentieri panoramici.
Parco di Gallipoli Cognato: rete sentieristica, fauna e foreste secolari.